Il coinvolgimento, da parte dell’istituto De Nobili di Catanzaro, dell’associazione di promozione sociale “Vitambiente”, nell’ultima fase ospitante di studenti provenienti dalla Germania e dalla Polonia con il progetto Erasmus, si è tradotto in un ricco momento di apprendimento delle moderne tecniche dell’arte della scultura.
Studenti e professori, accompagnati dal presidente di Vitambiente Pietro Marino e dal dirigente del De Nobili, Angelo Gagliardi, e dalla coordinatrice del progetto Erasmus Francesca Procopio,, hanno per la prima volta visionato una bottega d’arte, quella dell’artista Nuccio Loreti, che in località Petrusa, lungo la strada che conduce a Gimigliano, è perfettamente incastonata nel verde atavico di un’altura in cui, secoli fa, sorgeva uno dei più antichi insediamenti abitativi della Calabria.
Il laboratorio di Nuccio Loreti è un piccolo opificio dedito alla lavorazione manuale del metallo che il titolare, cinquantatré anni, porta avanti con amorevole passione.
È lo stesso Loreti, durante la visita, ad ammettere che questo ambiente – dove con tutta probabilità ha preso origine il nome “Italia” – lo ha contaminato nella sua ispirazione artistica.
L’illustrazione delle tecniche utilizzate dall’artista per la creazione di sculture diverse, alcune delle quali sono installate nei punti nevralgici della città di Catanzaro, ha fornito lo spunto ai docenti per interloquire e rivelare agli studenti le enormi possibilità di apprendimento che derivano dall’arte. Attraverso la lavorazione dei metalli, infatti, si realizza la fusione delle conoscenze pratiche e teoriche, e si sedimenta l’opportunità di nuove metodologie didattiche che stimolano la creatività e diventano buone pratiche.
Piena soddisfazione è stata espressa dal dirigente Gagliardi, perché l’iniziativa ha contribuito alla diffusione della conoscenza in Europa delle tecniche e delle opere dell’artista, uniche nel loro genere.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro