Ambasciatori, digitali, young, aziendali, in servizio civile: gli infiniti modi per dare una mano ai malati di sclerosi multipla. Sono già 7 mila e aumentano di anno in anno, oltre 1.430 quelli sotto ai 35 anni attivi nell’associazione.
ROMA – L’esercito può contare su oltre 7 mila persone, mille nuove ogni anno, ma il nemico miete una vittima ogni quattro ore. Per questo l’esercito é alla continua ricerca di forze nuove ed entusiaste, da formare e istruire al meglio. Il nemico é la sclerosi multipla, una malattia cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante, una delle più gravi del sistema nervoso centrale, di cui sono affette 68.000 persone in Italia.
“I nostri”, invece, sono i volontari dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), che rappresentano il 97 per cento degli aderenti all’associazione attiva da 45 anni.Tutto il prossimo mese, nelle piazze di oltre 60 città, i volontari Aism incontreranno le persone per informarle dell’attività nell’associazione e invitarle a farne parte, dalla raccolta fondi alla sensibilizzazione, fino all’assistenza sociale, la difesa dei diritti e la gestione amministrativa. La “Campagna del volontariato” si concluderà il 12 e 13 ottobre con la raccolta fondi “La mela di Aism”.
Primo passo per aiutare i malati e i loro familiari é la rete fitta di relazioni e scambio di informazioni – tanto più in un era di social network – per affermare il diritto delle persone con SM a poter scegliere di vivere libere e autonome in una società inclusiva. Si può così diventare “volontario digitale”. Sono 1431 i volontari sotto ai 35 anni attivi nell’associazione. Si può poi essere “ambasciatore Aism”, se si vive in un paese dove non c’é ancora una struttura, o scegliere il servizio civile: 296 nel 2012, giovani (metà fra i 21 e 24 anni), tre quarti donne, molti diplomati e spesso del sud.
Siccome però volontari non ci si improvvisa, soprattutto per erogare ai malati e ai loro familiari quei servizi sociali cui il pubblico non arriva, questa associazione si é strutturata in modo da dare la massima informazione a chi voglia affacciarsi a questo mondo, con sette “finger book” scaricabili dal sito, che danno una mappa di riferimento sull’argomento e qualche suggerimento di carattere metodologico e tecnico per partecipare, condividere, scoprire. C’é poi una vera e propria “Accademia Aism”, in cui professionisti e volontari “senior” (4mila lo sono da più di tre anni) affiancano i nuovi per trasmettere conoscenze e competenze per affrontare al meglio il proprio ruolo.
C’é infine il volontariato d’impresa, con aziende che offrono la possibilità ai propri dipendenti di svolgere delle giornate di volontariato al posto di normali giorni lavorativi. Mille modi, insomma, per fare volontariato ed essere coinvolti nel settore più produttivo e in crescita del nostro paese, con quasi 5 milioni di persone coinvolte.